Il Giornalino - Sezione Storia
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2017-09-19 13:36:25
Oreste e i lupi d Apromonte
Gli anni del fascismo e le "Aquile Randagie" delle stretto

Quella dei Lupi d’Aspromonte è probabilmente la più importante esperienza di scautismo clandestino italiano dopo quella delle Aquile Randagie, per durata (dal ‘28 al ’44), per disponibilità di documentazione fotografica e soprattutto per l’eccezionale testimonianza personale di Oreste, che la visse per diversi anni (come anche suo padre), ne conserva buoni ricordi e ne parla volentieri.


Questa storia inizia nel 1928. “L’ultima partecipazione ufficiale degli scout ad una manifestazione pubblica è il 14 Aprile, ai funerali delle vittime dell’attentato a Vittorio Emanuele III, venuto a Milano in occasione della Fiera Campionaria. Poi lo scioglimento dell’A.S.C.I., imposto da Mussolini, e il ricevimento in arcivescovado, dove, tra le lacrime, alla presenza del Cardinal Tosi, vengono simbolicamente deposte sull’altare le “fiamme” dei reparti milanesi.
Poi i diversi tentativi per chiarirsi come, dove, e con chi continuare. Attorno a Uccellini (Kelly) e a Binelli (Aquila Rossa), a Milano, si vengono raccogliendo, dalle varie parti della città, quelli che saranno poi le Aquile Randagie.
….Ma anche in altre città italiane quello spirito di libertà che era lo scoutismo rivive sotto forma di clandestinità. Oreste ne è un esempio. Ci accoglie in divisa, e non poteva essere altrimenti. Una vita di impegno sulle linee guida di Baden Powell. Alto quanto una quercia e solido quanto una roccia, 88 anni, e una memoria d’acciaio.

Nella sua casa di Pellaro, trova il tempo di raccontarci quegli anni. Diciassette per l’esattezza, in clandestinità. Lui e quei suoi compagni d’avventura raccolti da due ex capi che si erano inventati un’associazione sportiva ma che poi all’interno insegnavano nodi e progettavano uscite in tenda. Già, perché come dice Oreste, la natura ce la devi avere dentro se sei uno scout. Lui, neanche a dirlo, ha ancora la tenda in macchina pronta per ogni evenienza. E mentre gli scappa una risata a raccontarlo, ci fa rivivere nelle sue parole quasi a sentirlo, il passo pesante degli anfibi col tacco di ferro dei tedeschi arrivati sullo Stretto. Quelle notti di paura e quei giorni un po’ incoscienti. Questo fine settimana avrebbe dovuto essere tra i protagonisti dell’appuntamento organizzato dall’Anpi e dagli Scout reggini per la Giornata della Memoria, ma una brutta influenza ha solo rimandato l’appuntamento. Lui che su fb la fa da padrone, manda i saluti in video…rigorosamente da scout.

Oreste e i lupi d Apromonte - Maestro dei Giochi