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2017-11-20 16:21:42
Senza un braccio, scout 16 enne diventa campione di voga
Pietro studia con profitto, è scout, suona la chitarra e ha una grande passione: la voga. Ora sogna che qualcuno progetti una protesi con sensori per facilitarlo col remo

Frequenta il liceo scientifico con un buon profitto, segue gli scout, suona la chitarra e soprattutto voga alla veneta. Tutto normale per un 16enne se non fosse che Pietro Nicchetto è nato senza l'avambraccio sinistro. Un problema che non gli ha impedito di classificarsi al terzo posto nella categoria 'maciarele senior' della Regata Storica di Venezia - svoltasi il 3 settembre - e ora di lanciare la sua nuova sfida: progettare una nuova protesi per questo sport.

Come Bebe Vio, anche per Pietro la sua menomazione è diventata la sua forza. "Qualche giorno prima della Storica mi si è rotta la protesi - dice il ragazzo, che vive con la famiglia a Chioggia - e non c'era tempo di aggiustarla. Quindi l'ho dovuta usare senza poter comandare apertura e chiusura della mano. Tanto che a un certo punto ho perso il remo e mi sono dovuto fermare per sistemarlo, premendo un bottone". La voga alla veneta prevede che l'atleta stia in piedi, particolare che rende ancor più difficile governare con il remo.


Per compiere questa impresa Pietro si è rivolto al Centro Inail di Budio, lo stesso da cui sono passati Alex Zanardi e Bebe Vio. Qui al ragazzo è stata fatta indossare la prima protesi, accettata con grande naturalezza. La vera svolta è arrivata con la scoperta della voga alla veneta dopo aver praticato nuoto, tennis e sci. "Lì mi si è aperto un mondo - conferma - ho iniziato a fare regate alle medie, ricordo la prima alla Giudecca. Ero uno sconosciuto e i ragazzi mi guardavano con imbarazzo. Poi ho iniziato a conoscerli ed è cambiato tutto".

La circostanza che stupisce di più è che Pietro sia un poppiere e che, per governare la barca, il braccio sinistro sia quello più importante per consentire la velocità di entrata in acqua e la possibilità di manovrare.

Il suo sogno, ora, è che qualcuno lo aiuti a progettare e realizzare una nuova protesi con dei sensori che gli permettano i movimenti di cui ha bisogno per coltivare la sua passione per il remo. Tanto più che vuole cimentarsi in una impresa ancor più difficile: passare dalla 'mascareta' al 'pupparino', dove il poppiere non ha altro appoggio per la gamba dietro se non il 'taparin' (punta piede).

Senza un braccio, scout 16 enne diventa campione di voga - Maestro dei Giochi