Numero partecipanti: 2 squadre
Eta' partecipanti: da 7 in su
Durata : 10 minuti
Si formano 2 squadre di 8 persone fra cui si nomina:
1 papà;
1 mamma;
un figliolo;
una figliola;
una nonna;
un nonno;
una zia;
Giovanni (l’amico di famiglia).
Si prendono 16 sedie e si piazzano su due file, in modo che le due famiglie si mettano l’una di fronte all’altra. L’animatore si prepara a raccontare una storia. Ogni volta che nominerà un membro della famiglia, questi dovrà alzarsi, fare il giro delle sedie e rimettersi al suo posto. Un punto alla squadra del personaggio che fa prima. Se invece l’animatore dice “famiglia”, allora tutti dovranno alzarsi e fare il giro delle sedie: in questo caso perde la squadra del giocatore che si siede per ultimo.
Attenzione, è possibile anche dire “figli”, “nonni”, o altro, indicando in questo modo più di un personaggio. Vince la squadra che farà più punti.
Esempio di storiella
Una mattina, il babbo si svegliò di soprassalto e disse: ma che ore sono? Subito la mamma preoccupata guardò la sveglia e si accorse che ancora una volta si era fermata alle tre di notte. Ma che ore erano allora? Il babbo si alzò e prese l’orologio che i suoi figli gli avevano regalato per il suo compleanno. “Sono le 8.00!”, esclamò. Allora la mamma urlando per tutta la casa svegliò tutta la famiglia “Presto è tardissimo! Bambini dovete andare a scuola!”. Il
nonno, al sentire questi urli prese un mezzo collasso, credendo di essere sempre in guerra, ma subito dopo si rese conto che non era vero. Mentre tutta la famiglia era in tal macello, ecco suonare la porta. “O chi sarà mai?” si domandò la nonna. “Sono io, Giovanni!”. Giovanni era l’amico di tutti. E come sempre trovava il momento meno adatto per andare a
disturbare. “Salve a tutti! Ma cos’è tutto questo trambusto?”. “La sveglia stamattina non ha suonato!” esclamò il figlio. “Tutta colpa di tua madre!” Quante volte glielo avrò detto di comprare le pile nuove?” aggiunse il babbo. Intanto il nonno si era appena ripreso dal collasso quando, passando accanto al telefono, questo squillò, rimettendo KO il nonno. La figlia corse per rispondere, sperando che fosse il suo fidanzato, ma era la zia la quale,
preoccupata del fatto che la nonna non l’avesse ancora chiamata, pensava che fosse successo qualcosa alla famiglia. “No, tutto a posto zia! Stiamo tutti bene!” “A parte il nonno!” esclamò Giovanni accorso per dare una mano al nonno. Intanto il babbo era pronto per recarsi al lavoro, mentre la mamma aveva appena finito di preparare i bambini, quando…
titi-titi-titi.. “è la sveglia!” esclamò la zia al telefono. “Ma non era scarica?” rispose la nonna.
Titi-titi-titi ma… non capisco. Il babbo si svegliò e finalmente si accorse di aver sognato. “Ma che ore sono?” chiese la mamma. E così tutta la famiglia si svegliò, prima che il babbo potesse rendersi conto che erano le tre di notte “Forse ieri sera ha commesso un piccolo errore nel rimetterla!” disse la mamma. “Meglio così” riprese il babbo. E piano piano tutta la famiglia si rimise a dormire.