"Quest’anno abbiamo fatto il campo estivo a Stagno, nella valle del Limentra di Treppio, al confine tra l’Emilia e la Toscana.".. Bellissima Storia
La parrocchia di Stagno è da molti anni senza parroco, a causa dell’esiguo numero degli abitanti. Molti anni fa una squadriglia di scouts, durante il campo estivo decise di compiere una Buona Azione a favore della parrocchia. Gli scouts pulirono ed ordinarono la sagrestia. Trovarono anche le statue del presepio, abbandonate in uno scatolone di cartone: alcune erano rotte, altre coi colori sbiaditi; mancava addirittura il bambinello. Gli scouts incartarono bene le statue perché non subissero ulteriori danni e si proposero di tornare per ripararle. Qualcuno suggerì di tornare la vigilia di Natale per costruire il presepio ed aiutare il sacerdote officiante nelle celebrazione della Messa di mezzanotte. L’idea piacque e fu messa in esecuzione con l’aiuto dei genitori, che si prestarono al trasporto della squadriglia con alcune auto. Gli scouts portarono anche un bel Bambino Gesù nuovo. I parrocchiani gradirono molto questo intervento natalizio e fecero trovare ai ragazzi la legna per accendere il grande camino della vecchia canonica nuova, una bella torta di castagne ed altri generi di conforto, che allietarono l’attesa della Messa di mezzanotte ed anche gli scambi di auguri al termine della sacra funzione. L’esperienza piacque molto e si decise di trasformarla in tradizione. Negli anni successivi ci fu un crescendo di successo. Aumentò la partecipazione dei genitori e si unirono anche le altre squadriglie, così che fu necessario noleggiare un pullman per trasportare la numerosa comitiva. Ogni anno si studiava un’iniziativa diversa che servisse ad allietare la vigilia unendo parrocchiani, scouts e genitori. Un anno, per esempio, fu organizzato un presepio vivente: tutti gli scouts si abbigliarono da pastori, da personaggi del tempo, da magi e non mancarono nemmeno le pecorine, fornite dai locali. Il corteo di questi personaggi, poco prima di mezzanotte, attraversò il paese ed entrò processionalmente in chiesa. Anche il presepio ogni anno si accresceva di nuove statuine e di nuove costruzioni, spesso opera delle mani e dell’inventiva degli stessi scouts. Tutti gli anni poi occorreva ricomperare la statua del Bambin Gesù, che regolarmente e misteriosamente spariva dal presepio dopo l’Epifania. Per molto tempo questa sparizione rimase un mistero, poi una vecchietta parlò! Erano gli stessi parrocchiani che a turno prendevano l’immagine. Un anno era destinata ad una famiglia, l’anno successivo ad un’altra e così via. La prendevano per ricordo della bella celebrazione natalizia, ma soprattutto per obbligare gli scouts a tornare. «Siete voi con la vostra presenza che ogni anno ci riportate Gesù Bambino nella notte santa di Natale - aggiunse la vecchietta - e la preoccupazione di non far mancare la statuetta certamente vi ricorderà quanto sia importante per il nostro paese, ormai abitato solo da anziani, la vostra presenza natalizia. Senza il Bambin Gesù non si può fare il presepio e senza di voi non potremmo celebrare un gioioso Natale. I vostri canti, il vostro semplice sorriso, le vostre iniziative ed il vostro lavoro spontaneo ci ridanno fiducia per un anno intero. Le statuette del bambinello, messe in bella mostra sulle credenze delle vostre famiglie del paese, ci servono a ricordare per tutto l’anno che Gesù non è venuto invano, poiché ci sono ancora dei ragazzi che gli vogliono bene e lo sanno render presente tutti i giorni tra gli uomini con la loro buona volontà».