Storiella molto simpatica
C’era una volta in un paesello in collina un asinello bianco che si chiamava Isaia. Era un asinello assolutamente comune, uguale a tutti gli altri non più alto non più basso di tutti gli altri asinelli, ma data la disponibilità e gentilezza del suo padrone ogni anno Isaia veniva scelto per portare la statua del santo in processione per il paese.
Anche quell’anno gli fu affidato quel compito e subito Isaia iniziò a vantarsi con gli altri anomali della fattoria:
- Sono il più bello di tutti gli animali del paese e per questo tutti mi guardano e mi ammirano! -
Il giorno della processione sulla groppa dell’asinello fu posizionata la statua del santo e il cammino per le strade del paese iniziò, ma iniziò anche Isaia a vantarsi:
-Tutti mi guardano perchè sono il più bello.
-Le donne del paese mi lanciano petali di fiori quando passo.
-I bambini si inchinano.
- Gli uomini mi aprono la strada ossequiosi.
Gli altri animali non ne potevano davvero più, tutto il giorno a vantarsi, ed in più Isaia, convinto della sua superiorità non voleva più saperne di lavorare come tutti gli altri. Il padrone si rese conto del gran disagio che si stava creando e così decise di parlare al suo asino vanitoso: -Isaia, durante la processione la gente non guarda te, ma guarda il Santo!
– Non è possibile! Io sono l’animale più bello del paese!
– Basta Isaia, disse il padrone, questa storia deve finire!
Così quando arrivò il giorno della processione il padrone, senza nulla dire, prese il maiale, lo pulì per bene e ci caricò in groppa la statua del Santo.
La gente del paese lo guardava ammirata, le donne gli lanciavano petali di fiori, i bambini si inchinavano e gli uomini gli aprivano la strada ossequiosi.
Allora Isaia capì. Non era lui che la gente guardava e ammirava.
Da quel giorno l’asinello imparò a essere meno vanitoso e a rispettare gli altri animali della fattoria.