Storie con morale per riflettere
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Lettera di un astronauta
2017-01-05 22:59:32
Valori: Diversità, lontananza, umanità
Un astronauta scrive una lettera da un pianeta lontano a sua moglie.. bellissima la sorpesa!

Ciao mia cara
Non vedo l’ora di poteri abbracciare !!! Da quanto tempo è che non ci vediamo: più o meno saranno 3000 anni luce. Non puoi immaginare quanto mi manchi e mi sembra ieri quando ci siamo lasciati.
Quanta fatica, e per quanto tempo abbiamo sognato di poter raggiungere un pianeta abitato come il nostro. Mi sembra ieri quando i primi pionieri del volo violarono la quiete del cielo sfidando le leggi della natura; sento l’eco delle loro grida di gioia che risuonano nel tempo. Noi, noi siamo la storia! Ma a dirti la verità non è proprio come me lo aspettavo… Ah, come sta la piccola? Dalle un bacio e dille che presto il papà tornerà a casa. Qui, il pianeta è insopportabile: c’è un atmosfera irrespirabile, umida e piena d’acqua, tanto che la senti infilarsi nella tua tuta spaziale. Le terre emerse occupano solo un terzo della superficie e per di più gli abitanti del pianeta con le loro costruzioni la stanno devastando, per non parlare dei rapporti che hanno tra loro: sembrano divisi in tribù, parlano in lingue diverse e si comportano differentemente: alcuni godono di stima e si vantano di possedere delle pietre luccicanti; hai presente quel metallo che noi usiamo per fare i tappi, ecco quello, mentre altri non vengono nemmeno considerati. Pensa che dopo tutto questo, ed è solo un piccolo assaggio, si credono la razza più intelligente dell’universo. Ma dove andremo a finire?
Non sono capaci di organizzarsi, non sono ancora al nostro livello tecnologico, non fanno altro che mangiarsi il cibo l’un l’altro e per di più sono anche orribili nell’aspetto. Quando siamo scesi ci hanno circondato con delle armi insignificanti, credendo di spaventarci, e ci osservavano come se fossimo dei marziani. Potevo vestirmi di verde, così almeno li avrei fatti felici!
Sono veramente disgustosi: hanno peli sul corpo per proteggersi dal clima del pianeta, a volte fa un caldo insopportabile mentre altre volte fa un freddo, forse mi sto ammalando… Comunque dovresti vederli: sono piccoli e gracili perché la forza di gravità è inferiore di 2 volte rispetto alla nostra. Emettono degli strani suoni, un po’ stornanti e quasi mai dolci, mi sembra quasi di impazzire per quanto mi rimbombano nella testa. Non sono per niente socievoli e si credono padroni di tutto, pensa che volevano farmi una miriadi di analisi come se fossi un giocattolo; tutti erano diffidenti con me.
E noi che eravamo venuti in pace! Fortunatamente è una sciocchezza imparare la loro lingua: è semplicissima ed ha una struttura razionale primitiva; un po’ come sono loro fisicamente. Quasi quasi assomigliano ai nostri progenitori nella loro evoluzione più arretrata …
Ormai, ad esser sincero, mi sto abituando: sai com’è tutto il mondo è paese ed io non posso rinnegare la tolleranza e la solidarietà fraterna che mi hanno insegnato i miei genitori fin da quando ero piccolino! Tutto sommato basta abituarsi alle diversità.
Ah ! Mi stavo dimenticando di dirti che ho fatto una nuova amicizia: si chiama Giuseppe ed un essere umano della Terra!

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