Storia di un bambino che voleva diventare buono e chiese l' aiuto al nonno! questa storia nasce dalla sua saggezza! Buona lettura
C'era una volta un bambino cattivo che faceva tante cose cattive. Questo bambino faceva arrabbiare tutti. A ognuno arrecava grandi dolori con offese, misfatti e insulti. Un giorno però il bambino cominciò a capire il male che stava facendo e ne provò vergogna e dolore. Così decise di diventare un bambino buono.
Andò dal nonno per chiedere il suo aiuto:
Nonno come posso fare per diventare più buono?
Il nonno che era una persona saggia pensò di aiutarlo con una lezione che non avrebbe di certo dimenticato.
Vedi quella staccionata laggiù? Ogni volta che farai un'azione cattiva andrai presso quella staccionata e con un martello vi pianterai un chiodo.
Il bambino all'inizio fu un po' sorpreso da questo consiglio, poi però decise di seguire il consiglio del nonno a cui voleva tanto bene.
Con il passare dei giorni, nonostante le buone intenzioni del bambino, i chiodi piantati nella staccionata furono molti. Tuttavia la frequenza con cui il bambino inchiodava pian piano diminuiva. Arrivò il giorno in cui il bambino non piantò nessun chiodo. Allora il bambino andò dal nonno e disse:
Nonno, finalmente non faccio più cattive azioni. Oggi non ho piantato nessun chiodo. Però, nonno, ancora non mi sento buono!
Il nonno, che sapeva che quel giorno sarebbe arrivato, rispose:
Bene, domani vai alla staccionata e con questo cacciavite comincia a togliere tutti i chiodi che hai messo.
Il bambino fece come disse il nonno. Il giorno seguente con fatica e con molta pazienza tolse tutti i chiodi che aveva piantato nella staccionata.
Il bambino tornò dal nonno per confermare che aveva terminato il suo compito. Il nonno gli disse:
Cosa noti ora nella staccionata?
Il bambino rispose:
Beh, ora al posto dei chiodi ci sono tanti buchi!
Il nonno allora si avvicinò di più al bambino e gli disse:
Ecco, i buchi sono il male che hai causato. A volte non basta evitare le cattive azioni per sentirci buoni. Dovremmo cominciare a togliere i chiodi dalla nostra staccionata per vedere quanto profondi sono i buchi che abbiamo lasciato. A volte capita che il tempo otturi quei buchi. Altre volte invece abbiamo lasciato buchi talmente profondi che nemmeno il tempo riesce a chiuderli. Altre volte ancora lasciamo lì quei chiodi senza volerli rimuovere.
La nostra coscienza è come la staccionata. A volte non vogliamo vederla, ma è lì che aspetta che vengano tolti quei chiodi e che si ripari il buco. Anche se è molto più facile piantare un chiodo con un martello che toglierlo !